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martedì 20 novembre 2001:

Questa mattina c'è stata la tanta attesa inaugurazione della "farm", il progetto di Antony di cui vi dicevo ieri, che produce il Gari... Ci siam svegliati un po' più tardi del solito, anche se il convento era un andirivieni di macchine, gente che andava e veniva... e così per compagnia, abbiam finito per berci almeno 5 caffè...
Siam arrivati all'inaugurazione che avevamo le sopracciglia un metro sopra i capelli...
Un paio di foto per ingannare l'attesa:

 

L'inaugurazione comincia intorno alle 11, o almeno noi siamo li attorno a quell'ora, con la calma di Giorgio che si aspettava un ritardo notevole nell'ora di inizio. Uno scorcio del palco con Martino in grigio al centro...

Ci diamo un'occhiata in giro e noto un simpatico cartello che indica delle (sicuramente ottime) lumache essicate:

Un paio di foto di noi:
   
Da sinistra come se fosse una foto, Valentino che parla con Federico, Egidio in rosa e Giorgio che sorride, Paolo (che rappresenta qui la ditta che ha costruito la farm) ed io (in una foto di mio padre), Luciano e suo fratello Arcadio!

La nostra concentrazione sui discorsi è messa a dura prova quando ci guardiamo intorno e guardiamo i bimbi attorno, vi mostro alcune foto... non sono adorabili ? (aaargh! Aiuto, quando cominci a trovare adorabili i bambini è un brutto segno!)
   
(la prima a sinistra era di una serietà mai vista, e non siam riusciti a strapparle un sorriso)

Siam andati poi via io, Valentino, Giorgio e Federico per mangiare a casa alle 12.15 in modo da partire poi per il nord, verso Damongo (che è parco naturale), si alla fine mi sono deciso!

La strada dalla farm al convento è terribile, e incontriamo un camion

Perchè ve lo mostro? Volevo parlarvi un attimo delle condizioni dei veicoli che si trovano per le strade qui...
a) Le strade spesso hanno buche anche molto profonde in mezzo alla strada e le macchine si distruggono in fretta
b) Le riparazioni delle auto vengono fatte in maniera molto artigianale, marmitte che vengono trattenute con fil di ferro, motori tenuti assieme con gomme americane e così via... Si vedono insomma veicoli che sembrano sfuggiti ad uno sfasciacarrozze sadico
c) Gli spostamenti son generalmente piuttosto lunghi e quindi dispendiosi, per questo nel trasportare merci e passeggeri si cerca di massimizzare il profitto sovraccaricando i veicoli oltre le proprie capacità...
Eccone alcuni esempi: (le foto le ho scattate durante il tragitto da e per Damongo)

       

Le conseguenze sono che si vedono macchine perdere pezzi per strada (2 marmitte davanti a noi sinora...) e numerosi incidenti, camion rovesciati o con gomme bucate o semiassi spezzati:

Altra caratteristica è che spesso si trovano a bordo della strada galline, quaglie, faraone, pecore o capre... Ecco una adorabile capra che ci stava accanto ad un distributore di benzina:

(AAARGH, quando si trovano adorabili le capre è ancora più cattivo segno!)

Purtroppo talvolta questi finiscono sotto le autovetture sfreccianti... Nel viaggio di ritorno Giorgio, Giacomo, Federico e Valentino l'altro ieri han investito 6 faraone e una capra... rispettiamo un minuto di silenzio.

Torniamo allora al viaggio verso Damongo, partiamo presto dopo aver pranzato, e ci aspettano diverse ore di strada, strade che a dire il vero sembrano essere varchi in altri continenti, sembrano strade americane, diritte, lunghissime e paradossalmente ben asfaltate... Nel viaggio di andata ci fermiamo per fotografare un termitaio, che qui son alti anche diversi metri e son delle vere e proprie cattedrali naturali:


Qui siam Federico e io ai piedi di una di queste mastodontiche costruzioni...

Arriviamo a Damongo attorno alle 18.30 che il sole sta tramontando, abbiamo così il tempo di vederci il tramonto nella magnifica vallata e andar a mangiare (al buio, nel "rifugio" non c'era la luce...) (non so se ho mangiato pollo o scimmia, però era buono!)

Ecco una foto del tramonto su di un termitaio e su una mandria che attraversava la strada:
 

mercoledì 21 novembre 2001:

L'indomani la sveglia è alle 5 circa, ci vediamo dal terrazzino l'alba e i suoni degli animali diventano forme...


Questa è la veduta dalla terrazzina del "rifugio"...

Alle 7 partiamo con una guida e facciamo un giro di circa due ore, nel quale vediamo un sacco di "bestie" (come dice Giorgio) ma nessun elefante... Ecco alcuni esempi di flora e fauna:

   

   
Antilopi, facoceri e un non meglio precisato rapace...

Di tutto tranne gli ambiti elefanti dicevo... Siam tornati quindi al rifugio rassegnati, ma comunque contenti, congediamo la guida e ci prepariamo alla colazione...
Dopo circa 5 minuti la guida torna trafelata in bici, dicendoci che aveva visto un elefante (tra l'altro a soli 5 minuti dal rifugio) che era andato a mangiare in un villaggio vicino... molliamo tutti e andiamo a vederlo...

 
senza parole

Torniamo quindi al rifugio, colazione a base di Nescafè (hey! è buono chi l'avrebbe mai detto) e omelette, una foto di gruppo e ci rimettiamo in viaggio. Ecco la foto di gruppo:


Da sinistra: Valentino, io, Giorgio e Federico.

Finisce così questa esperienza damonghese, il viaggio di ritorno per una strada alternativa, dissestatissima ci frulla dalla testa ai piedi (io poi mi ero messo a leggere un libro in macchina) e ci vogliono alcuni minuti nella stabilità terrestre, prima che la gravità riporti l'ordine interno ai nostri organismi straziati...
Arriviamo a Sunyani alle 16.30 circa, il cantiere in questi 2 giorni scarsi è andato avanti bene, altri 2 anelli finiti (con il secondo a dire il vero son scomparse 2 doghe e domani si dovrà risolvere questo problema)... Io rimango in cantiere fino a ora di cena ad aiutare... Poi stasera Giacomo è venuto in camera qui a suonare la chitarra mentre io scrivevo di questa epopea...

Ecco due foto del cantiere (by my father)...
 
...e del prode Giacomo:

Ciao a tutti...

PS. Per questi due giorni ho scattato un sacco di foto, come io ci metterò un sacco per mandarle, voi ci metterete un sacco per scaricarle (giustizia è fatta!)... abbiate pazienza
Qui direbbero "Cra cran cra cran a coco butun busui" che significa "poco a poco la gallina beve l'acqua" (è l'unica frase che ho imparato, e la usiamo per descrivere il fatto che la chiesa si sta chiudendo!!!). CHE BELLEZZA!

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