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venerdì 9 novembre 2001:

[Dariosky] (ore 16.32) ora italiana :-) Siamo ancora tutti a casuccia, domani mattina si parte ma qui c'è una tranquillità abissale... le borse son ancora da preparare, e nulla lascia presagire che domani io e mio padre dovremo partire, tranne forse il fatto che un po' su tutti i termosifoni son appese mutande ad asciugare, cosa in effetti abbastanza strana visto che, in condizioni normali, per riuscire ad ottenere delle mutande bisogna combattere per ore contro mucchi di biancheria in lavanderia... Io ho quasi finito di preparare il portatile che porteremo via e con il quale potremo continuare queste pagine (uso il plurale perché conto di riuscire a far scrivere qualcosa anche a mio padre o a Egidio).

Intanto ecco la prima foto della serie che illustra il caos perenne che regna sul  mio tavolo... e così faccio anche una prova per decidere come dovranno essere le foto...

domenica 11 novembre 2001:

Ieri, sabato 10, la traumatica sveglia è stata alle 4.30, alle 5.15 abbiamo incontrato Egidio e con lui, mio padre e la eroica scorta di mia madre ci siamo inmacchinati fino a Venezia dove al gruppo si son uniti Luciano e Valentino scortati anche loro, da Giuliano.


caffè di gruppo (da sinistra mia madre, Valentino di spalle, Luciano in fondo, mio padre di spalle che copre Giuliano ed Egidio)... lo so non è propriamente una foto di gruppo, ma si sa, il caffè mattutino è un momento importante, va immortalato!

Salutata mia madre e Giuliano l'imbarco non si rivela problematico tranne per un sequestro di tagliaunghie a Valentino e la necessità di mettere un mistico adesivo giallo sulla chitarra (senza aprirla ne altro) per attestare che questa volta non la usavamo per portare i consueti ordigni esplosivi...
L'aereo parte dunque alle 7.25 e noi ci vediamo una splendida alba sulla laguna veneziana...


Alba veneziana

Alle 8.30 siamo a Milano e qui dobbiamo aspettare ben 6 ore e mezza prima di imbarcarci sull'aereo per Accra, capitale del Ghana, con scalo a Lagos, capitale della Nigeria... Inganniamo l'attesa facendo ripetuti assaggi a un vino novello in degustazione, per provarne il sapore durante le varie ore della giornata, Egidio (dopo aver dovuto abbandonare suo malgrado un trancino per le unghie anche lui) ad un certo punto viene preso da una irrefrenabile voglia di castagne e (forse corrompendo qualche guardia alla dogana) riesce a uscire dall'aereoporto, prendere un taxi (il cui tassista era disperato perchè sperava di imbarcare qualche straniero che volesse fare il giro del mondo), andare fino ad un supermercato a Gallarate e tornare indietro (tutto questo mentre noi in aereoporto facevamo i dovuti scongiuri sperando tornasse in tempo... Bisogna dire che ce l'ha fatta e stasera abbiam bevuto vino novello con le castagne e a lui va onore e gloria nei secoli dei secoli!
Nel lungo viaggio tra Milano e Lagos da segnalare un terribile film sconosciuto di cavalieri e tornei, un pranzo alle cinque che preferirei dimenticare, un cielo stellato dal finestrino da mozzare il fiato, e un repellente per zanzare spruzzato dalla hostess, da mozzare il fiato anche quello!


Luciano e Valentino sorvegliano il traffico aereo durante l'attesa a Milano


I dati del volo Milano-Lagos

Arriviamo a Lagos alle 21.50; alle 23 ripartiamo per Accra dove arriviamo circa per mezzanotte (anzi sempre alle 23, visto che abbiamo un'ora di fuso... WOW!).

Accorcio perchè si sta facendo tardi: :-)
Ad Accra l'appuntamento con il phon naturale all'uscita dal portellone dell'aereo, per quanto atteso è stato comunque sconvolgente, lo stesso vale per le persone della capitale che si dimostrano abilissime a inventarsi motivi per meritarsi una mancia (venendo poi ignorati dagli esperti Giorgio e Beppi, missionari del posto che ci accolgono all'aereoporto)...
Dall'aereoporto, nonostante sia buio, l'impatto con la vastissima città di Accra è notevole, la città pullula di gente nonostante l'ora per le strade che sembrano esser state tirate in mezzo alle case da un folle... tutta la città si sviluppa in larghezza ed è ben difficile trovare abitazioni con più di un piano... Arriviamo al convento dei frati francescani (di Vincenzo) e li dopo una fantastica cena a base di frutta ci congediamo ed andiamo a dormire...

martedì 13 novembre 2001:

Ieri son cominciati i lavori alla chiesa... il nostro obbiettivo è di coprirla (dicesi tetto!) con uno strato di lamiera, lana di vetro e alluminio color rame... Sopra il tetto poi ci dovrà essere un crociffisso con Cristo incluso alto 3 metri per 200 chili che tuttora non sappiamo come tirare su... una gru locale (dicono i proprietari) la dovrebbe tirare su senza fatica, ma a vederla non sembra "all'altezza"...
Questi i dettagli tecnici... La giornata comincia piuttosto presto, per me è un po' un dramma ma sopravviverò, alle 7 ci svegliamo facciam colazione per essere in cantiere alle otto, la strada da qui alla chiesa è uno spettacolo, cercherò domani di fare qualche foto... A mezzogiorno e mezzo stacchiamo torniamo a mangiare qualcosa e alle 2 ripartiamo fino alle sei e mezza di sera... E' curioso anche vedere con che velocità il sole tramonta alle sei di sera, essendo vicini all'equatore alle 6 del mattino fa chiaro e alle 6 di sera scuro, e questo per tutto l'anno con una variazione di al massimo mezzora... Come dicevo sono piuttosto povero di foto oggi, tranne delle foto scattate ieri a un immenso ragno in camera MIA! ucciso coraggiosamente da mio padre prendendo a ciabattata tutta la parete (non diciamolo ai nostri ospiti però!) ...

mercoledì 14 novembre 2001:

Oggi son finalmente andato via con la macchinetta fotografica quindi posso finalmente mostrarvi qualche foto africana...
Innanzi tutto oggi è mercoledì e qui a Sunyani, come ad Abano, è giorno di mercato (è proprio vero tutto il mondo è paese), giusto per confermare questo gemellaggio... Ecco dunque:


Questa a dire il vero l'ho scattata ancora lunedì, ma poi l'avevo dimenticata nella macchina fotografica... Ok, mea culpa...
Comunque siam noi  quattro Da sinistra: mio padre, Egidio, Luciano ed io a pranzo... Non è una gran foto ma visto che è la prima foto di gruppo ghanese ve la mando...

   
Queste son scattate dalla macchina dopo pranzo mentre andavamo alla chiesa... Le ultime due son del mercato, da notare il tizio abbachiatissimo che cammina sull'ultima...

 
Queste son due foto della nostra amata chiesa la seconda mostra lo spicchio di copertura che è stato messo su per ora...


Questo sono io che mostro orgoglioso un pezzo di lamiera :-)

 
Alle 6 e mezza, di ritorno dal cantiere siam andati a mangiare dei kebab in un secondo posto...
Altre foto di gruppo quindi, la prima con la cameriera che ha portato da bere coinvolta nello scatto
La seconda invece più seria... Ancora da sinistra: Egidio, mio padre, io, Queku (un uomo incredibile che cammina con tranquillità su delle tavoluzze di pochi centimetri a una decina di metri di altezza) e Luciano!

 

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